Standing ovation per il vino più genuinamente piemontese di tutti: il Dolcetto. Quello di Ca del Baio è un Dolcetto nudo e crudo, semplice e fragrante. Solo acciaio, dalla fermentazione all'affinamento, per conservare e rispettare a pieno le caratteristiche di questo vitigno. Le uve provengono da vigne di 60 anni, viti mature che conferiscono a questo vino una perfetta struttura, caratterizzata da note intense di frutta rossa e frutti di bosco. Il vino contadino da sempre, adatto ad ogni occasione e per tutti i giorni. Dalla tipica "merenda sinoira" in campagna, all'aperitivo con gli amici. Un vino in pieno stile Braja, che a noi fa impazzire con la pasta al pomodoro (la nostra, ovviamente).
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Prima ancora del vino, quello che ci ha rapito di Ca del Baio sono state le persone: Paola, Valentina e Federica, le tre sorelle Grasso che seguendo le orme del papà Giuliano e della mamma Luciana portano avanti la cantina di famiglia, producendo vino da quattro generazioni tra i comuni di Barbaresco e Treiso. Un approccio sostenibile, attento e una viticoltura meticolosa. Un'affare di famiglia come è solito da queste parte, in cui i protagonisti rapiscono per la loro gentilezza, integrità e accoglienza. Il ricordo del pranzo dopo la visita in cantina con quella battuta al coltello preparata di fronte ai nostri occhi, osservando l'autenticità di ogni gesto, respirando i riti di un'ospitalità sacra è stato solo un preludio della bellezza dei vini bevuti: veri, diretti, indelebili.