Varietà dal chicco affusolato e perlato, il Carnaroli non ha bisogno di presentazioni: è universalmente considerato il re dei risi italiani, e non a torto. Il suo super potere? Questa straordinaria varietà storica è insuperabile per la tenuta di cottura e di assorbimento, mentre il suo nucleo ricco di amido permette di realizzare risotti amalgamati e cremosi pur mantenendo una perfetta consistenza, con chicchi sgranati e meravigliosamente al dente. Il Carnaroli coltivato da Alice di Cascina Oschiena si fregia della dicitura Classico: le sue sementi sono certificate e sono coltivate in ambiente a biodiversità protetta.
Tempo di cottura 14-16 minuti
Ingredienti: Riso Carnaroli
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Nella pluricentenaria cascina di famiglia, dal 2008 Alice è alla guida di un progetto che punta alla valorizzazione e alla salvaguardia del territorio in cui opera, il tutto mentre coltiva e produce risi spettacolari, alcuni dai richiami esotici come il Venere Integrale, ed altri dai nomi più noti, ma con una marcia in più: il Carnaroli e l’Arborio della Cascina Oschiena si fregiano dell’appellativo Classico, una dicitura riservata solo ad alcune varietà di riso italiane storiche e che garantisce che all’interno della confezione il riso contenuto sia al 100% della varietà dichiarata. Già, non tutti i millantati Carnaroli e Arborio lo sono per davvero! Cascina Oschiena è un esempio brillante di come produrre cibo di altissima qualità e farlo in maniera sostenibile siano due facce della stessa medaglia. Il riso è il punto d’arrivo, ma la visione d’insieme di Alice è stata decisamente più ampia. La sua idea di risicoltura all’avanguardia è stata declinata armoniosamente interno dell’architettura originale della cascina. Un spazio efficiente, dove si respira la storia del luogo, dove gli sprechi sono stati ridotti all’osso e dove attivamente si lavora con e per l’ambiente. Qualche numero? Negli ultimi dodici anni sono state piantate oltre 5000 piante, e più di 25 ettari di risaia (un quarto della superficie aziendale) è stato convertito ad oasi naturale, proteggendo la biodiversità e ripopolandola con la sua fauna. Come è successo con la Pittima Reale, un raro uccello viaggiatore che ha ripreso a nidificare nelle risaie, diventato a pieno titolo inusuale mascotte e logo aziendale. Un riso buono è molto più che di un riso che tiene la cottura, è anche e soprattutto questo.